"Le Mille e una Notti in Valconca”: presentato il programma che si svolgerà nei 9 comuni della Valconca

Torna Mille e una Notti in Valconca nella sua sesta edizione, il progetto ideato e diretto da Città Teatro che dal 2020 anima i borghi più belli della Valconca con suggestive narrazioni tra albe e tramonti.
Protagonista di quest’anno, dal 7 agosto al 2 settembre, è il Decamerone di Giovanni Boccaccio, per celebrare i 650 anni dalla morte del poeta di Certaldo. Il progetto è stato presentato questa mattina presso Flamingo Beach, zona 45 spiaggia di Riccione.
Mille e una notti in Valconca 2025 è promosso da Unione Valconca con il contributo della Regione Emilia-Romagna e Visit Romagna; quest’anno il progetto ha ottenuto il finanziamento del Ministero della Cultura - progetti speciali.
Con la collaborazione di Montagna mia- ER i festival dell’Appennino in Emilia-Romagna e La Valle delle Vacanze.
Anche quest’anno i nove comuni della Valconca si animeranno con ben 18 repliche a ingresso gratuito, all’alba e al tramonto, ispirate alle più celebri novelle del Decamerone.
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Lo spettacolo itinerante si snoda in sei episodi originali ognuno dei quali verrà replicato per tre volte nei mesi di Agosto e Settembre sintetizzando infatti le “100 novelle in 10 giornate” che un gruppo di giovani uomini e donne si raccontano per ingannare il tempo, isolati dal mondo per fuggire alla buia minaccia della peste. Commedia, sberleffo, storie piccanti e mai volgari, vendette ed inganni d’ogni sorta si alterneranno con lo sfondo dei panorami dell'entroterra riminese e la modalità antica della narrazione con musica dal vivo. Gli spettacoli sono adatti a tutte le età.
Si parte il 7 agosto con il primo episodio al tramonto (ore 19.30) nel cortile della Rocca del comune di Montefiore Conca per continuare nei comuni di Saludecio, Sassofeltrio, Montescudo – Monte Colombo, Morciano, San Clemente, Mondaino, Montegridolfo, e terminare al tramonto di Onferno (Gemmano) il 2 settembre (programma su cittateatro.it), in un’alternarsi di suggestivi spettacoli all’alba e al tramonto, seguiti da momenti conviviali offerti dalle amministrazioni locali. In scena il cast di Città Teatro: Mirco Gennari, Giorgia Penzo, Davide Simonetti, Francesca Airaudo, cui si aggiunge quest’anno la giovane attrice Irene Papotti, con le musiche eseguite dal vivo da Graziano Giovanetti. La realizzazione dei costumi e del dècor è affidata come di consueto a Paul Mochrie, le coreografie sono di Valentina Golfieri, che sarà anche aiuto regia a Davide Schinaia, regista e drammaturgo del progetto.
Alessandro Renzi, delegato al turismo dell’Unione Valconca, dichiara: “Il progetto ha uno spirito identitario per la valle e ci piace che il teatro esca dalle sue sedi usuali ed entri nei luoghi più vicini al pubblico. Questo è sicuramente il segreto del progetto arrivato alla sesta edizione. Inoltre quest’anno abbiamo associato a Le Mille e una Notti anche il progetto La Valle della Vacanze, in una operazione finalizzata a far conoscere a fondo il nostro territorio”.
Francesca Airaudo, presidente di Città Teatro: “Ringrazio da subito l’Unione Valconca che ha creduto da tanti anni in un progetto che da molto piccolo è cresciuto tanto.
Quest’anno inoltre abbiamo ottenuto il contributo del Ministero della Cultura per i progetti speciali, fra i pochi finanziati in Italia. Città Teatro fa un’operazione unica: produce uno spettacolo in 6 episodi itineranti che ruotano nella valle e con gli spettacoli anche il pubblico che li segue, in un viaggio di conoscenza del territorio. La nostra vocazione è sempre stata quella di uscire dai teatri e lo facciamo da tanti anni”.
Davide Schinaia, drammaturgo e regista: “Siamo partiti anche dalla sostenibilità del progetto: la scelta di albe e tramonti offre una qualità nuova sull’operare dell’attore. La scelta del Decamerone è stata dettata dalla ricorrenza dei 650 anni dalla morte del Boccaccio ma soprattutto quest’opera presta il destro alla possibilità di isolarsi da un mondo di follia per rigenerarsi attraverso le storie narrate”.
Il Decamerone in Valconca: spettacoli e natura per celebrare Giovanni Boccaccio Note di Regia
700 anni di storie.
Quest’anno scegliamo il Decamerone di Giovanni Boccaccio per celebrare un anniversario che ci parla ancora. Scritto durante la peste nera del Trecento, quando la paura e la morte svuotavano le città, questo libro raccoglie cento novelle narrate da dieci giovani rifugiatisi in campagna. È la fuga dal caos di un mondo in rovina, nel tentativo di trovare protezione dalla paura e dalla morte.
Settecento anni dopo, anche noi ci ritroviamo nei borghi della Valconca, in un tempo che ci appare fragile e incerto. Come loro, cerchiamo insieme un “equilibrio sopra la follia”, un piccolo spazio di tregua in cui le storie ci aiutano a ritrovare un senso di comunità e di leggerezza.
Cento racconti di umanità.
Nel Decamerone vivono storie di amore, inganni, beffe, amicizie, fortune capovolte, donne astute e uomini sciocchi, monaci furbi e contadini ribelli. Non è solo una raccolta di aneddoti: è un grande affresco dell’umanità, con tutti i suoi vizi e le sue virtù.
Boccaccio si ispira a un vasto patrimonio di fonti: dalle favole di Esopo ai racconti morali medievali, dai fabliaux francesi alle novelle italiane, dai versi di Dante fino a Ovidio e Aristotele. Ma più che copiare, Boccaccio reinventa: trasforma storie antiche in episodi vivi, adattandoli alla lingua del suo tempo.
Amore, fortuna e inganno
I temi ricorrenti del Decamerone sono universali: l’amore, la fortuna che gira, la capacità di ingannare o l’ingenuità nell’essere ingannati, l’arte del racconto come strumento di conoscenza e salvezza. Ogni novella è un piccolo specchio che riflette il desiderio umano di sopravvivere al caos con un sorriso.
Raccontare insieme oggi
Il nostro Decamerone non è una recita parola per parola. La lingua di Boccaccio, virtuosa e complessa, è lontana dal nostro modo di parlare e ascoltare. Per questo gli attori-
narratori racconteranno le novelle in italiano contemporaneo, mantenendo intatti trama, personaggi e incanto. A volte, alcuni brani risuoneranno con la voce antica del testo.
Ma c’è di più: gli attori non recitano un testo a memoria. Hanno studiato i racconti, li hanno assorbiti, interiorizzati, fatti propri. E ora li restituiscono “a braccio”, come veri narratori o, se vogliamo, come i fulèr romagnoli: maestri dell’affabulazione orale, capaci di incantare corti e aie con la sola forza della voce, del gesto, del respiro. Figure magnetiche e sapienti, i fulèr sapevano trasformare ogni storia in un mondo vivido e ogni ascoltatore in un viaggiatore. Con sapienza antica e intuito teatrale, tenevano tesa la corda del racconto e accendevano l’immaginazione semplicemente in virtù della loro arte.
Come i giovani narratori del libro, anche noi ci raduniamo in cerchio: la narrazione diventa rito, performance, comunità. Da anni “Mille e una notti in Valconca” porta le storie nei borghi, nei cortili, nelle piazze. È un viaggio collettivo: un teatro senza palco fisso, dove gli spettatori diventano parte di una piccola comunità radunata intorno a un racconto.
Quest’anno, il nostro Decamerone è un invito a fermarsi, ascoltare, ritrovarsi.
Le date e i luoghi potrebbero subire variazioni. In caso di maltempo, laddove possibile e segnalato, lo spettacolo si svolgerà al coperto o verrà recuperato: si consiglia quindi di consultare le pagine social FB Cittateatro IG citta_teatro per aggiornamento orari e condizioni atmosferiche.
Per tutte le informazioni sul programma completo, la geolocalizzazione delle sedi di spettacolo e dei parcheggi, si può consultare il sito cittateatro.it.
Pubblicata il: 30/07/2025