Dalla regione una forte spinta a unire


28 GEN '15 - Il Programma di mandato della Giunta regionale non è fatto solo di 16 slide. Le sue 89 pagine contengono risposte e tempistiche molto precise e pressanti, che imprimono una forte spinta al cambiamento.
(Nella foto: Emma Petitti, Assessore Regionale Bilancio e Riordino Istituzionale)


Dalla regione una forte spinta a unire

Il Programma di mandato della Giunta regionale non è fatto solo di 16 slide. Le sue 89 pagine contengono risposte e tempistiche molto precise e pressanti, che imprimono una forte spinta al cambiamento. Le parole che descrivono le priorità del programma sono anch’esse significative: lavoro, Europa, squadra, semplificazione, sburocratizzazione, sobrietà. Ma il primo tema che mi interessa guardare è il riordino istituzionale, che parte dall’esigenza di un’ampia riforma del sistema di governo locale, a mio avviso alla base di ogni significativo cambiamento. L’obiettivo è quello di superare rapidamente i limiti finanziari ed organizzativi e gli eccessivi elementi di transitorietà istituzionale della Legge Del Rio (56/14).

Si parte da un “Patto tra le istituzioni territoriali” e dalla ridefinizione del ruolo del Consiglio delle Autonomie Locali, per giungere rapidamente a due o tre impegni concreti ed urgenti. Innanzi tutto, con buona pace per i detrattori, il rilancio del ruolo delle Unioni, che saranno le protagoniste di una nuova fase di “incremento istituzionale del proprio ruolo” con l’assegnazione diretta di funzioni alle Unioni stesse, oltre a quelle assegnate attraverso le convenzioni dai comuni aderenti che dovranno essere incrementate fino alla totalità per i comuni più piccoli. L’obiettivo dichiarato della Giunta regionale è che tutti i comuni, compresi i capoluoghi di province, aderiscano alle "Unioni d’ambito” dei comuni, dialoganti con la Regione e con le Aree Vaste sovrastanti. Torna quindi il tema degli ambiti (noi in Valconca lo chiediamo a 9) che dovranno essere meglio definiti dopo la prima fase sperimentale.

Sul fronte delle fusioni i comuni della Regione dovranno scendere in maniera significativa. Il processo godrà del sostegno finanziario, organizzativo e procedurale della Regione,  oltre che di “strumenti più avanzati di guida politica”, semplificazione delle procedure attuative e nuovi criteri di incentivazione premianti i progetti più innovativi e le aggregazioni demografiche più significative. Una legge regionale, da approvare entro marzo 2015, chiarirà tutte queste cose, compreso il tema della redistribuzione delle funzioni fra Regione, Province, Unioni e Comuni, e l’avvio del processo per l’attivazione delle Aree Vaste. Non male.
(Riziero Santi - Presidente Unione Valconca)

Pubblicata il: 28/01/2015